HDP: APPELLO URGENTE

Chiamata urgente all’azione internazionale

10.09.2015

La Turchia è sempre più alla deriva verso una guerra civile. La politica di violenza è aumentata dopo le elezioni politiche del 7 giugno, guidata dal governo ad interim di AKP. Oggi, il processo di pace e di negoziazione tra il PKK e lo stato turco ha avuto una battuta d’arresto e la guerra è iniziata di nuovo.

Solamente nell’ultimo mese gravi scontri hanno avuto luogo in molte città curde, come Silopi, Lice, Semdinli, Silvan, Yüksekova e Cizre dove la popolazione civile è stata presa di mira dalle forze governative. Decine di civili, guerriglieri e membri delle forze di sicurezza governative sono morti negli scontri successivi. Dal 24 luglio il governo ad interim di AKP non sta attaccando l’ISIS, come pretende di fare, ma le montagne Qandil nel territorio del governo regionale del Kurdistan, così come i curdi, le forze democratiche, i politici democratici, i civili, le donne e l’opposizione nel suo complesso in tutta laTurchia.

Lo Stato Turco e il governo ad interim di AKP stanno attuando tutti i tipi di misure oppressive come proibire l’ingresso e l’uscita dalla città curde contro cui lancia le operazioni militari, tagliando tutte le comunicazioni comprese le linee telefoniche e internet, bloccando la stampa e gli osservatori per impedire che la verità su ciò che sta accadendo sul terreno possa raggiungere l’attenzione del pubblico nazionale e internazionale. Il coprifuoco è in vigore nella provincia di Cizre dalla scorsa settimana, in cui sono stati uccisi 21 civili. La provincia di Cizre è stata posta sotto assedio da giorni e vi è grave penuria di cibo, acqua, si impedisce l’accesso ai servizi sanitari di base, la cura dei feriti, e la sepoltura di coloro che sono stati uccisi dalle forze di sicurezza governative. Gravi preoccupazioni per quanto riguarda i timori di massacri di civili in Cizre sono state espresse dai membri eletti del Parlamento e da organizzazioni della società civile.

In questa situazione molto violenta, HDP è stato anche preso di mira dai portavoce dell’AKP e dai mass media pro-AKP. Quasi ogni giorno i nostri funzionari di partito e soprattutto i nostri co-presidenti sono stati bersaglio di queste persone “nazionaliste e patriottiche”. Molte dichiarazioni dei funzionari dell’AKP invitano alla guerra contro HDP. Come risultato di questi discorsi violenti da parte di AKP, molti dei nostri edifici in diverse città sono stati attaccati da gruppi di persone associate a gruppi razzisti e fascisti. L’8 settembre hanno attaccato la nostra sede centrale ad Ankara, appiccando fuoco all’edificio. In particolare i nostri archivi e i nostri registri di partito sono stati presi di mira. Nessuno è rimasto ferito durante l’attacco, ma il nostro quartier generale è ormai gravemente danneggiato e non disponibile per l’uso. Fino ad oggi oltre 128 edifici del partito in tutto il paese sono stati attaccati. Inoltre la polizia e le altre forze di sicurezza governative non hanno fatto il loro lavoro per prevenire gli attacchi.
Ancora una volta vogliamo sottolineare che HDP non è coinvolta in queste politiche orientate alla violenza e alla guerra. Come HDP, non abbiamo preso parte in alcun processo decisionale nella direzione della guerra. Al contrario, stiamo cercando di spingere sia PKK che lo Stato Turco a porre fine a questo conflitto armato. Dovrebbe essere noto che è l’AKP che insiste su questa politica di guerra e sull’attuazione di pratiche anti-democratiche in tutto il paese.

Per contrastare questi sviluppi negativi chiediamo la solidarietà e il sostegno di tutta la comunità internazionale, delle organizzazioni della società civile e dei media internazionali per un immediato cessate il fuoco e l’inizio dei colloqui di pace. Il nostro invito è anche per un’azione urgente contro la crescente violenza, la violazione dei diritti umani e delle pratiche e delle misure antidemocratiche nelle città curde, nonché nelle città nelle regioni occidentali del paese. Ora più che mai abbiamo bisogno del sostegno del pubblico internazionale, al fine di conseguire la realizzazione di una pace duratura in Medio Oriente, in Turchia e in Kurdistan. In questo contesto, invitiamo tutti i nostri amici, partiti politici, associazioni, reti, organizzazioni della società civile e tutte le forze amanti della pace di agire in nostra solidarietà. Facciamo appello a tutte le istituzioni e a tutte le forze internazionali democratiche perchè prendeno misure concrete contro le azioni violente e anti democratiche che il governo Turco sta compiendo contro il proprio popolo.

Commissione Esteri di HDP

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