ISRAELE E’ UN PAESE DI ESTREMA DESTRA

di Gideon Levy
Risultati delle elezioni: la tribù ha parlato. Dobbiamo rispettare la sua opinione, e iniziare un nuovo corso.
Israele è un paese di destra, dove il razzismo è politicamente corretto e la corruzione personale è irrilevante. Quando generali freschi dall’esercito sono l’alternativa, vuol dire che non c’è nessuno. Dobbiamo sperare che emerga una vera collaborazione ebraico-araba.
Si può essere disgustati, si può aver paura, si può anche essere scioccati, ma non si può negare il suo incredibile talento: Benjamin Netanyahu il mago ha colpito di nuovo. Ora è diventato anche un alchimista: prendi un grave atto d’accusa, spargi incitamento, e conquista l’ammirazione delle masse. Si può essere sprezzanti, si può denunciare, si può anche insorgere contro la nazione che ha votato in quel modo, ma si deve rispettare la sua scelta. Piegare la testa. È la volontà del popolo. La gente vuole Netanyahu.
È giunto il momento di riconoscere questo fatto: Israele è di destra, di estrema destra. Il razzismo è politicamente corretto, la corruzione personale non fa alcuna differenza, purché si garantisca la continuazione della supremazia ebraica, il dominio su un’altra nazione, l’arroganza e l’odio. La pace, l’uguaglianza e la giustizia sono per i deboli. Non per la maggior parte degli israeliani. Lo hanno detto forte e chiaro lunedì, con maggiore decisione rispetto alle due campagne elettorali precedenti: Netanyahu è il nostro re. Netanyahu è il re della maggior parte degli israeliani.
E dalla parte opposta, ahimè, dal lato opposto, niente. A sinistra di Netanyahu, vuoto assoluto. Un deserto arido. Netanyahu merita lode, ma non possiamo ignorare il fatto che di fronte a lui si trovava una porta vuota. Un vuoto ideologico, una carenza di carisma. Non c’è sinistra e nessun centro in Israele, solo una destra originale, e una destra che è un’imitazione a buon mercato. La gente ha preferito l’originale. In Gran Bretagna, c’è una sinistra. Anche negli Stati Uniti, c’è ancora una sinistra – ma in Israele, la sinistra più estrema è il centro, che è anche vicino a inesistente.
I leader di Kahol Lavan (Blu e bianco NdT), Benny Gantz e Yair Lapid si sono meritati la sconfitta. È molto difficile nascondere lo Schadenfreude (“piacere provocato dalla altrui sfortuna” NdT). Ecco cosa succede quando non dici niente. Quando non hai il coraggio di fare qualcosa di diverso, offri solo lo stesso. Kahol Lavan è stato punito ieri, meritatamente, perché balbettava tutto il partito, non solo il suo leader. A favore del Piano di pace del Medio Oriente del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, come Netanyahu. A favore di un attacco a Gaza, come Netanyahu. A favore del blocco di Gaza, come Netanyahu. A favore dell’esclusione della candidata della Lista Comune Heba Yazbak, a favore dell’annessione della Valle del Giordano con un accordo internazionale. Pensavi che saresti riuscito a ingannare qualcuno in questo modo? Hai fallito.
Una banda di vecchi bravi ragazzi e Playboy non fa opposizione. Si dà una pacca sulla spalla, si lanciano sorrisi in giro, è molto affascinante, ma quando non hai niente da offrire, gli elettori non ti danno il loro voto. Quando il tono politico è dettato da una fazione di estrema destra, come Moshe Ya’Alon, Zvi Hauser e Yoaz Hendel, anche parlare di un centro diventa assurdo. Quando generali che si sono appena levati le loro uniformi, ma non il loro modo di pensare sono l’alternativa alla destra – non c’è davvero un’alternativa.
Anche la lista di sinistra Emet (Labor-Gesher e Meretz) è stata sanzionata, e lo meritava altrettanto. Meretz è stato inghiottito dai Laburisti come se non fosse mai esistito, accettando un ex membro del partito ultranazionalista Yisrael Beitenu come uno dei suoi leader – che cosa è questo travestimento? Che cosa doveva essere? Un partito nazionalista, un partito ‘puro’, che vuole ancora essere chiamato di sinistra? Anche qui gli elettori hanno avuto la loro voce: i mixer e i cocktail sono per i bar, non per una lotta risoluta contro i religiosi e l’estrema destra che hanno preso il controllo del paese.
Non tutto il male vien per nuocere. Se questi sono i risultati, dobbiamo sperare che la sconfitta sia sufficientemente chiara e inequivocabile. Questo è l’unico modo che sarà finalmente possibile iniziare a costruire un’opposizione diversa. Un’opposizione di sinistra, per cambiare. Un’opposizione arabo-ebraica, per cambiare. Una sinistra sincera, coraggiosa e chiara, con meno generali. Li abbiamo visti.
Non hanno osato fare dichiarazioni chiare, temendo che avrebbero alienato gli elettori. Ma si scopre che l’elettorato vorrebbe davvero sentire cose chiare, nuove, forse anche sovversive. Provatelo, provate qualcosa di nuovo! Ma per questo avete bisogno di coraggio, che è la merce più rara nella politica israeliana, forse anche più rara dell’integrità. La maggioranza ha avuto la sua voce in capitolo lunedi. Ora dobbiamo stabilire una nuova tribù per opporci.

 

03.02.2020

Tratto da: www.haaretz.com 

Potrebbe piacerti anche Altri di autore