SACKO SOUMAYLA

Sacko Soumayla, uomo maliano di 29 anni è stato assassinato a San Calogero in provincia di Vibo Valentia. Madiheri Drame e Madoufoune Fofana, altri due profughi, erano con lui e sono stati feriti. L’autore di questo ennesimo crimine ai danni di profughi e migranti è un bianco non ancora identificato. Nell’annunciare questo crimine, avvenuto nel giorno successivo all’insediamento del nuovo governo di estrema destra guidato da Matteo Salvini e Luigi Di Maio, i mezzi di comunicazione si sono affrettati a sostenere che la xenofobia e il razzismo non erano alla base del gesto criminale. Anzi, come d’abitudine, hanno cercato di addossarne la responsabilità alle vittime: rubavano delle lamiere in una fabbrica abbandonata (sotto sequestro perché discarica di rifiuti tossici). 

Ma con il passare delle ore il profilo della vittima si è delineato con più precisione ed è emerso che Sacko Soumayla, bracciante nelle campagne di San Calogero pagato 50 centesimi di euro per ogni cassetta di arance o kiwi raccolti, era soprattutto un attivista sindacale. Sacko Soumayla ha pagato con la vita la colpa di essere fuggito dal suo Paese in guerra e di essersi ribellato al caporalato e allo sfruttamento schiavistico.

Dopo Macerata e Firenze dove dei bianchi (armati fino ai denti) hanno fatto il tiro al bersaglio su persone dalla pelle nera e solo per quella ragione, ora si è finiti ad eliminare fisicamente chi cerca di organizzare gli sfruttati nei campi. Il crimine di cui è rimasto vittima Sacko Soumayla insieme a Madiheri Drame e Madoufoune Fofana è la sintesi perversa e oscena del “cambiamento” sbandierato da Salvini e Di Maio, il primo impegnato come ministro dell’interno a seguire la politica del suo predecessore, Marco Minniti, inasprendola in modo disumano; il secondo da ministro del lavoro e dello sviluppo economico tace sullo sfruttamento schiavistico nel nostro Paese, che riguarda in massima parte lavoratori e lavoratrici migranti, ma non fa mistero di voler cancellare i sindacati di qualsivoglia origine e tradizione. 

In questo quadro allarmante seppure necessaria la solidarietà verso Sacko Soumayla, Madiheri Drame e Madoufoune Fofana appare largamente insufficiente. L’Italia con l’esito delle ultime lezioni politiche e la formazione di un governo di estrema destra, con l’appoggio esplicito dei fascisti di Fratelli d’Italia, è giunta ad una svolta importante che affonda le sue radici  in uno spostamento a destra dell’opinione pubblica negli ultimi venticinque anni che la debolezza e la contraddittorietà della sinistra non è riuscita né ad arginare, né ad evitare.

Il crimine di San Calogero è il risultato di tutto questo. 

Redazione Rproject

Potrebbe piacerti anche Altri di autore